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Un po' di storia

La STORIA DEL MID-RANGE IBM

1978

IBM annuncia il system/34 (5340)

Il sistema S/32 era servito a fare breccia nelle piccole aziende che necessitavano principalmente di un solo posto di lavoro, il sistema S/34 si rivolse, invece, ad aziende che richiedevano un utilizzo interattivo e multiutente del computer.

Le novità riguardavano il sistema operativo SSP (uno dei più solidi e ben concepiti per l'uso a cui era destinato), l'emulazione 5250, con uno schermo video da 80 caratteri per 25 righe e relative connessioni twinax in rete locale e remota, l'RPG II in grado di gestire formati video strutturati in modo da agevolare al massimo l'inserimento, il controllo e la visualizzazione dei dati e la capacità di lanciare lavori in una coda di batch, che consentiva agli operatori di passare ad altro, mentre l'unità centrale provvedeva alle più lunghe, ma autonome, elaborazioni cicliche.

Il sistema S/34 era una macchina più che solida. Il suo peso era attorno alla mezza tonnellata e disponeva di 2 dischi da 13 mb con involucro in ghisa. Tutto l'insieme dei suoi circuiti dava un grande senso di solidità e affidabilità. Le velocità d'elaborazione erano decisamente buone e il controllo e protezione dei record in fase di aggiornamento garantiva la totale affidabilità dei dati. Questi erano argomenti contro i quali difficilmente la concorrenza riusciva a spuntarla. 

Il sistema S/34 entrò in migliaia di aziende di piccolo e medio livello, consentendo finalmente l'accesso ai dati ad un numero anche elevato di utenti, in perfetta sicurezza e controllo delle autorizzazioni d'accesso. Con il sistema S/34 nasce anche il famoso schermo nero-verde o green screen, al quale l'IBM si affezionerà talmente tanto da mantenerlo immutato per i successivi 25 anni!


Quasi contemporaneamente all'annuncio dei sistemi S/34 la IBM lancia il sistema S/38.

Si tratta di una macchina rivoluzionaria nel vero senso della parola, che abbatte il limite imposto dalla memoria, creando un continuo unico tra memoria e disco. Introduce il concetto di oggetti incapsulati e presenta un sistema operativo, il Control Program Facility (CPF) che risulterà essere avanti di dieci anni

Il S/38 è il progenitore della famiglia di sistemi più diffusa da IBM e che verrà annunciata negli anni successivi: gli AS/400, che erediteranno in pieno il sistema operativo dei S/38, anche se col nuovo nome OS/400 e tutta l'esperienza acquisita nello sviluppo di questa macchina.

1988

Prima dell'annuncio dei nuovi sistemi AS/400, l'IBM ha venduto nel mondo più di 250.000 sistemi S/34, S/36 e S/38, rendendo questi computer i più diffusi elaboratori midrange per ambienti aziendali. E l'Italia risulta essere il 2^ paese al mondo dopo gli USA per installato di queste macchine. 

1988

In giugno la IBM annuncia una nuova famiglia di computer, facili da usare e disegnati per piccole e medie aziende: gli IBM Application System/400, ovvero AS/400.

Ad integrazione dell'annuncio, sia la IBM che i suoi business partner mondiali presentano più di 1.000 pacchetti di software, nella più grande azione promozionale simultanea della storia dei computer.

La prima famiglia degli AS/400 (alla quale ne seguiranno tante altre), comprende 6 modelli di processori, una capacità di crescita di 24 volte della memoria, di 48 volte quella dei dischi e di 10 volte in termini di prestazioni, misurate come elaborazione di transazioni commerciali all'ora.

Le prestazioni nei confronti del System/38 sono raddoppiate e pari a 5 volte quelle dei System/36.

Nel momento in cui verrà spedito il primo sistema saranno disponibili più di 2.500 applicazioni. Nel frattempo la IBM aveva già venduto più di 250.000 sistemi S/34, S/36 ed S/38 nel mondo intero, stabilendo il primato della famiglia di computer più ampiamente installata nelle industrie.

Il sistema AS/400 eredita le caratteristiche rivoluzionarie dei sistemi S/38, presentando un' architettura di macchina virtuale, con indirizzamento unico tra memoria centrale e memoria di massa (dischi).

Il sistema risulta ottimizzato per elaborare transazioni, presenta un sistema operativo omogeneo e completo, il software è indipendente dalle evoluzioni hardware, offre (compreso nel prezzo) un database relazionale che è integrato ai più bassi livelli di macchina. Opera con tecnologia Object Oriented (siamo nel 1988 !!), è ampiamente scalabile, lavora in multiprocessing, è progettato garantendo la massima sicurezza e riservatezza e -caratteristica molto rara!- non è attaccabile da virus informatici, a causa della sua struttura interna.

L'introduzione dei sistemi AS/400 non è stata facile, perchè le aziende che utilizzavano i precedenti sistemi S/34, S/36 e S/38 erano decisamente molto soddisfatte delle prestazioni e affidabilità di quelle macchine. Inoltre erano sorte moltissime software house specializzate su quei sistemi e che avevano fatto forti investimenti in applicazioni aziendali d'ogni genere, sfruttando il semplice quanto efficiente linguaggio RPG II o RPG III . Le applicazioni in ambiente PC erano assai modeste e poco affidabili. In particolare non erano disponibili sistemi operativi in grado di gestire in modo altrettanto sicuro ed efficiente una rete aziendale. Quindi chi voleva applicazioni multiutente di buon livello non aveva molte scelte. L'offerta di soluzioni applicative che emergeva dal mondo dei midrange IBM era molto ampia e si rivolgeva a tutti i settori aziendali, oltre che alle esigenze di enti pubblici. IBM introdusse anche nel sistema operativo degli AS/400 la possibilità di far girare in emulazione gli stessi programmi scritti per l'ambiente S/36. In questo modo diventava possibile procedere con le conversioni dei programmi da S/36 ad AS/400 gradualmente. Vennero anche sviluppati dei tools di migrazione, che si preoccupavano di convertire le istruzioni sia del linguaggio RPG II che del meta linguaggio procedurale OCL, in linguaggio RPG AS/400 e CL. 

1991

Viene annunciata l'alleanza di IBM, Motorola ed Apple per il PowerPC.
La linea produttiva degli AS/400 viene rifatta completamente, presentando 11 nuovi modelli di processori (modelli "C"), un sistema entry level da 12.ooo dollari e una nuova versione di sistema operativo.

1992

Ancora una volta, in febbraio, l'IBM annuncia una nuova serie di AS/400 (modelli "E"), con ampliamenti al sistema operativo, e 13 nuovi processori che innalzano le prestazioni  di un 70% rispetto ai sistemi precedenti. In queste macchine vengono impiegati per la prima volta dei chip di memoria da 16Mb. In settembre vede la luce il nuovo modello al top (E95), che presenta un processore a 4 vie, che accresce di un 20% le prestazioni dell'E90 a 3 vie.

L'IBM in quest'anno consegna il suo 200.000 sistema AS/400 (un 9406 E35), mentre i suoi precedenti  300.000 sistemi S/36 e S/38 rimangono ancora in servizio.

Gli annunci IBM in questi anni non danno tregua. I commerciali non fanno in tempo a convincere e consegnare una macchina al cliente, che viene annunciato un modello più potente e meno costoso. Questo fenomeno di crescita vertiginosa (paragonabile a quanto avviene nel mondo pc) nuoce alla fiducia sugli investimenti e molti clienti si sentono in un certo senso "traditi" nell'acquisto di una macchina il cui valore ovviamente decade troppo rapidamente in seguito all'introduzione nel mercato di nuovi modelli. Malgrado ciò, comunque, le caratteristiche eccezionali di questi sistemi sono ormai sotto gli occhi di tutti. Macchine che vengono installate, accese, rese funzionanti e che poi ci si dimentica di spegnere per anni interi! Mai un riavvio, crash ridotti al minimo, un software di grandissima qualità e decisamente specializzato nel coprire le esigenze di elaborazione delle aziende piccole e medie.

Negli anni successivi assisteremo sempre di più alla crescita di soluzioni anche in ambiente pc ma quando si volesse comunque una soluzione mission critical sempre efficiente e con elevate prestazioni, il ricorso a sistemi consolidati e in continua evoluzione tecnologica, diventa un passo quasi obbligatorio.

1993

Escono i primi modelli "F" della famiglia AS/400 (60 volte più veloci dei precedenti ad un prezzo del 26% in meno).

A fine anno sono annunciati anche due nuovi modelli definiti Server Series: il 9402/100 e il 9404/135 e 140.

1994

Altra nuova generazione di computer AS/400, chiamata "Advanced Series" all'orizzonte.

In particolare un Advanced System, un Advanced Server e un Advanced Portable.

Debutta anche il sistema AS/400 Advanced 36, con lo scopo di sostituire finalmente i vecchi S/36 ancora in circolazione.

I nuovi AS/400 introducono nuovi processori a 64bit di tipo RISC, basati su architettura PowerPC.

Il portatile AS/400 Portable One Model P02 fa la sua comparsa. E' un AS/400 grande come un pc e pensato per i consulenti che sviluppano software.

IBM consegna il suo 250.000° sistema AS alla Coca-Cola, un modello F80.

1996

IBM annuncia il sistema AS/400 Advanced Series per supportare Lotus Notes e che fornisce un accesso facilitato verso Internet.

1997

La compagnia annuncia in agosto una nuova famiglia di AS/400e series servers (S10, S20), per aiutare le piccole e medie aziende e le aree dipartimentali di grandi imprese a trarre vantaggio dalle opportunità di business offerte da Internet.

Si tratta di sistemi molto economici e potenti, che verranno accolti dalla clientela con molta soddisfazione.

Siamo in pieno boom della rete Internet e del Web. Nascono e si sviluppano vertiginosamente le compagnie dedicate alla new.economy.

IBM inventa la piccola "e" da porre sui suoi sistemi per indicare macchine orientate all' electronic commerce (e-commerce) e all'electronic business (e-business).

1998

Vengono prodotti i nuovi AS/400 170 e AS/400e server 150.

Seguono quindi i modelli AS/400 S40 e 650.

 Durante il 1998 l'IBM spedisce ai clienti un AS/400  ogni 12 minuti di qualsiasi giorno lavorativo!

1999

Ancora nuovi annunci e nuovi sistemi AS/400 server sia di fascia bassa che alta.

Aumentano le prestazioni e la flessibilità per la gestione di applicazioni multiple su singolo server.

I sistemi AS/400 "system" sono ormai in via di abbandono e la maggior parte della clientela sceglie sistemi della serie "server".

La differenza consiste nell'approccio di tipo interattivo dei "server", contro il vecchio metodo di elaborazione più orientato a procedure batch delle macchine "system".

Le macchine system avevano una sola velocità di elaborazione, mentre nei server le velocità del processore cambiano tra procedure interattive e procedure batch.

A questo punto è indispensabile introdurre un concetto basilare che identifica, cataloga e descrive le funzionalità dei sistemi AS/400: la misurazione della velocità di elaborazione.

Mentre sui personal computer tutto il merito viene assegnato alla velocità specifica del processore (nel 1999 si parla infatti di processori a 1Ghz), nei sistemi d'elaborazione IBM questa misurazione è inutile e fuorviante. La struttura dell'architettura di un sistema di elaborazione non gravita completamente e solamente sulla velocità del processore. Un sistema dispone di diversi processori specializzati in vari compiti per ottimizzare tutto il flusso di elaborazione degli input e degli output.

Non bisogna infatti dimenticare che qui si parla di macchine per elaborare dati e costruire informazioni utili in ambito aziendale, quindi vale la regola del "tanto I/O, poco calcolo", che è l'opposto di quanto serve in un pc dedicato, per esempio, ad un gioco o ad un calcolo matematico o alla grafica.

Per questo motivo non è stato mai possibile fare dei paragoni diretti tra prestazioni di un elaboratore e prestazioni di un personal computer, poichè le unità di misura sono diverse.

Un sistema IBM AS/400 è in grado di svolgere attività di due tipi: gestire procedure interattive (immissione dati da tastiera, consultazione di informazioni a video) e gestire procedure batch (cioè tutti quei cicli di elaborazione dei dati che sono autonomi dall'operatore (come ad esempio un intero calcolo di cedolini paga).

Un AS/400 è in grado di svolgere più operazioni interattive contemporanee e una (o più) operazioni batch accodate.

Per queste ragioni le prestazioni di un sistema S/400 si misurano in velocità interattiva e batch.

L'unità di misura è chiamata CPW (che sta per: Commercial Processor Workload) e fa riferimento come unità di partenza (cpw=1), al più vecchio sistema AS/400. Ciò significa, per esempio, che se una macchina presenta un cpw pari a 100, vuol dire che va cento volte più veloce del primo AS/400. Nel 2003 ci sono sistemi con cpw di 16.000 volte più veloci!

Inoltre con l'avvento dei sistemi di tipo "server" le due velocità (batch/interattivo) sono andate diversificandosi, dando molto più peso (e costo) alle velocità interattive rispetto a quelle batch.

2000

IBM presenta una nuova serie di server AS/400 di classe paragonabile ai mainframe per affidabilità e scalabilità, diffondendo il supporto agli open standard per lo sviluppo di nuove applicazioni e introducendo il concetto di potenza su richiesta (capacity on demand) utilissima per superare nelle aziende i picchi di necessità elaborativa, senza per questo ricorrere a macchine più potenti.

La nuova serie abbandona il nome con cui sono state identificate queste macchine dal 1988 ad oggi e le ribattezza come iSeries.

L'IBM inizia le spedizioni dei nuovi servers potenziati col primo microchip al mondo con tecnologia "silicon-on-insulator transistors e collegamenti in rame".

Inoltre sui nuovi sistemi iSeries è possibile partizionare i dischi (LPAR) in modo da rendere disponibili parallelamente sistemi operativi diversi, ma tutti sotto la garanzia di affidabilità dell'hardware ormai ultrasperimentato.

In questo modo possiamo assistere alla nascita di sistemi che oltre a OS/400 fanno girare una partizione Linux, Windows o altro ancora.

2001

Il più grande fornitori di servizi di comunicazione, la compagnia World Access, compra il più grande dei sistemi eServer iSeries, un i840, che utilizza per processare le bollette di oltre 100 milioni di chiamate telefoniche giornaliere.

2002

IBM annuncia una nuova famiglia di AS/400, gli 8xx e i nuovi 250/270, che vanno a sostituire i precedenti sistemi 150, 170 e quelli di fascia bassa della serie 7xx.
 
Per dare un'idea delle prestazioni del sistema 840 osserviamo i dati di questa tabella:

AS/400 E SERVER I-SERIES 840:
MODELLI
840/2418 (12 WAY)
840/2420 (24 WAY)
PROCESSOR CPW
10000
16500
INTERACTIVE CPW
120 / 10000
120 / 16500
MEMORIA CENTRALE
4096 / 98304
4096 / 98304
MEMORIA DI MASSA
8,58 / 18952,9
8,58 / 18952,9
TWINAX
7000
7000
LINEE
96
96
RETE
10/100 MBPS
10/100 MBPS

 

2003

Evoluzioni tecnologiche

Prima dell'avvento delle reti di pc il concetto di elaborazione si basava sulle soluzioni server con client passivi (o "terminali stupidi" come si soleva dire). Ovvero tutti i dati e tutti i programmi risiedevano sul lato server e i client erano dei semplici posti di lavoro senza alcuna autonomia e capacità elaborativa indipendente dal server.

Poi qualcuno pensò che questo metodo era sbagliato, forse perchè in pratica non era capace di realizzare dei server sufficientemente potenti e affidabili da gestire tutto il carico di lavoro di decine o centinaia di terminali, e inventò il metodo "client-server". In pratica sul server venivano posti i dati mentre su ogni singolo client si dovevano caricare le librerie dei programmi applicativi.

I sistemi IBM hanno sempre operato come server, senza alcun bisogno di distribuire alcun carico di elaborazione e con sufficiente capacità per soddisfare anche una grande utenza. Un server abbastanza capiente costava comunque come una soluzione distribuita, ma in più aveva vari pregi:

- unica versione dei programmi uguale per tutti e rapida da aggiornare

- nessuna esigenza elaborativa sul lato client, quindi terminali di basso costo, alta affidabilità e non vulnerabili da virus o altro.

- sicurezza che i dati non potessero essere asportati da un utente

- sicurezza che un utente non potesse caricare programmi non sicuri e non richiesti

Sulle reti di pc, invece, è prevalsa la strada opposta: i dati su server e gli applicativi su client, o almeno in parte su server e in parte su client. Risultato: ore e ore di aggiornamenti sui singoli posti di lavoro, incompatibilità tra client diversi, manomissioni, virus, costi di mantenimento, ecc. Fermo restando che i server dovevano comunque rispondere a criteri di sicurezza e affidabilità, visto che conservavano la cosa più delicata: i dati appunto, ma che anche i client (avendo i programmi in carico) erano chiamati a risolvere tutti i problemi di sicurezza!

A partire dal 2003 si è affermata una soluzione che anche in area pc sposta tutto il peso elaborativo verso il server e fa perdere drasticamente importanza al tipo di client connesso.